[World Cup 2010] Bilancio di un Mondiale

E' calato da poco il sipario sul Mondiale sudafricano e da appassionato di calcio ho avuto modo di formulare molte considerazioni al riguardo.
La prima, forse la più importante, è che la manifestazione è riuscita. Sembra scontato, in base ai nostri standard, ma in un continente afflitto da mille cronici problemi è un successo di portata enorme. E' un biglietto da visita con i fiocchi per l'Africa e per il Sudafrica, nonostante il dilagare del crimine e l'impossibilità oggettiva per le forze dell'ordine di garantire sempre e comunque la sicurezza. Qualche episodio spiacevole, come i furti nelle stanze d'albergo di giocatori e non, per fortuna possono essere considerati marginali e nel complesso è andata davvero bene.
Nota straordinaria di questo Mondiale il colore, la musica (un pò meno le wuwuzelas) e la capacità della gente di stare insieme a prescindere, come dovrebbe essere sempre.
Detto questo, tocca al lato squisitamente sportivo della manifestazione. Qualche appunto su base geo-calcistica.
OFC: l'unica rappresentante, la Nuova Zelanda, era alla sua seconda partecipazione dopo la fugace comparsa a Spagna 82 ed ha superato ogni più ottimistica previsione.
Uscire imbattuti dal mondiale con 3 punti ed aver pareggiato con gli ex campioni del mondo è qualcosa di eroico, prima ancora che sportivo, per una squadra che gioca in modo a volte sin troppo lineare, ma che ha il merito di fare benino quel poco che sa fare. E' anche frutto di investimenti recenti nel calcio giovanile in una terra votata ad altre discipline quali rugby e vela.
AFC: le rappresentanti asiatiche hanno ben figurato ed hanno sorpreso quanti non le accreditavano più di tanto. La Corea del Nord ha dato tutto contro il Brasile per poi crollare contro il Portogallo e cedere alla Costa d'Avorio; era difficile valutare una squadra proveniente da un Paese a dir poco chiuso, dal quale trapela poco o nulla.
Dopo la débacle contro la Germania, l'Australia si è ripresa ed è uscita dal torneo a testa alta, non tanto per aver pareggiato in 10 contro un Ghana imperdonabilmente rinuncitario in quella sede, ma per aver piegato la Serbia grazie ad un secondo tempo brillante e battagliero. La Corea del Sud ha messo a nudo i problemi tattici di Grecia e Nigeria, per poi fermarsi agli ottavi, confermando un buon collettivo ma denunciando qualche carenza in difesa. Onore al Giappone, straordinario contro una lenta ma esperta Danimarca. La squadra del Sol Levante ha ceduto solo ai rigori negli ottavi contro il Paraguay, ma gente come Honda, Endo e Matsui ha dimostrato quanto sia cresciuto il calcio da quelle parti, grazie all'abnegazione ed alla disciplina tattica imposta dal C.T. Okada: bravi davvero!
CAF: Era il Mondiale africano e per un momento ho temuto il disastro, poi il Ghana ha salvato l'onore, come si dice. Torniamo indietro: i padroni di casa non sono riusciti a superare la fase a gironi, complici un sorteggio oltraggioso (piaccia o no chi gioca in casa in qualche modo è stato sempre tutelato in sede di composizione dei gironi) ed un approccio disastroso alla gara con l'Uruguay, che si è rivelata fatale.
La Nigeria come negli ultimi tempi si è affidata all'estro dei pochi ma poi si è persa in errori incredibili a livello di collettivo, sconfitta dalla Grecia che, con tutto il rispetto, non era certo trascendentale ed era lontana parente di quella che conquistò l'Europeo in Portogallo. La Costa d'Avorio può recriminare contro un sorteggio non favorevole, mi è piaciuta molto contro il Portogallo e per nulla contro il Brasile. La sensazione è di trovarsi di fronte ad un buon collettivo che non risulta però legare nei momenti topici. Il Camerun è Eto'o-dipendente e questo la dice tutta sul suo cammino, se poi lo si fa giocare fuori ruolo come nella partita contro il Giappone allora si firma una sorta di condanna a morte per l'intera squadra, cosa che è puntualmente avvenuta. L'Algeria è uscita abbastanza dignitosamente, ma ha pagato l'assenza di un vero centroavanti ed ha cercato di esaltare l'estro dei trequartisti chiudendosi a riccio quando la situazione lo richiedeva. Il Ghana ha passato tutto sommato meritatamente la fase a gironi anche se ha rischiato di pagar caro l'atteggiamento rinunciatario contro l'Australia. La vittoria sugli U.S.A. è stata un buon trampolino di lancio per i Quarti, poi sappiamo tutti come è andata contro l'Uruguay...certe occasioni non le puoi fallire a quei livelli, moralmente però avrei promosso comunque gli africani, anche loro senza un vero striker ma bravi a darsi tutti una mano, Ayew ed Asamoah Gyan sugli scudi, un pò meno forse Kwadwo Asamoah, mi sarei aspettato un rendimento di maggior qualità.
CONCACAF: considerando che l'Honduras oggettivamente si è dimostrato una squadra onesta ma poco più, oltretutto con Suazo in ombra, la parte del leone l'ha recitata il Messico, autore di una gara-capolavoro contro la Francia. In generale più ancora di Vela mi è piaciuto Giovanni Dos Santos,esterno di caratura mondiale. Gli U.S.A. una volta di più hanno mostrato la loro crescita, il loro collettivo e la loro abnegazione, non era così scontato piegare la Slovenia nella gara decisiva per accedere alla fase eliminatoria. Uscire per mano del Ghana non può essere considerato certo un disonore.
CONMEBOL: il Sudamerica ha registrato i sonori tonfi delle due big ai quarti e per contro una notevole ascesa delle Nazionali più piccole. Il Brasile, molto fisico e poco "brasiliano", si è fermato al cospetto di un'Olanda allo sbando nel primo tempo e capace di dominare nel secondo. L'Argentina è stata brutalmente bastonata dalla Germania, non riuscendo a costruire gioco a centrocampo. Maradona ha coeso alla grande un gruppo, ma di gente come Cambiasso, di questi tempi, non si dovrebbe mai fare a meno. Fra i campioni "mancati" di questo torneo almeno Messi ha creato occasioni per i compagni, anche se è poco consolante uscire da un Mondiale così.
Il Cile ha giocato probabilmente al massimo delle sue possibilità grazie all'ottimo lavoro del C.T. Bielsa, come pure il Paraguay, unica squadra in grado di mettere seriamente in imbarazzo la Spagna La vera sopresa è stata l'Uruguay di Tabarez, ottimo gioco, molto tecnico e soprattutto corretto, a dispetto della nomea di picchiatori attribuita a quelli della "celeste". Diego Forlán è stato il direttore d'orchestra che ha lasciato spazio agli assoli di Suarez, giocatore dalle quotazioni in vertiginosa ascesa.
UEFA: Le dolenti note riguardano molte grandi d'Europa. Partiamo dall'Italia, così ci togliamo dente e dolore. Siamo riusciti nell'impresa di chiudere ultimi uno dei gironi più abbordabili del torneo. Passi pareggiare col Paraguay, ci può stare, ma il poco espresso contro i Neozelandesi ed il nulla espresso nel primo tempo contro la Slovacchia hanno condotto gli azzurri alla disfatta. Lasciamo stare per un momento Cassano che è rimasto a casa e via dicendo. Il punto è che nemmeno Lippi aveva le idee chiare a livello tattico ed ha cambiato in corsa un milione di volte. Gli Azzurri erano privi di mordente, si salva solo qualche sgroppata di Zambrotta e la volontà di Quagliarella, difficile ricordarsi altre cose positive. Questa Nazionale non è nemmeno lontana parente di quella del 2006 ed ho la sensazione che ci vorrà tempo prima di ricostruire dalle macerie. Altra squadra distrutta è la Francia. Anelka ha sbagliato a sbottare contro il CT in modo poco professionale, ma questo la dice lunga su come Domenech ha gestito lo spogliatoio: con l'oroscopo. Diatribe interne hanno minato il gruppo sin dall'inizio ed è rimasta a casa gente come Benzema e Nasri. Fossi in loro chiederei di giocare per l'Algeria, anche se non possono più farlo. Sono rimasto profondamente deluso anche dall'Inghilterra, alla luce del buon cammino nelle qualificazioni. Non me la sento di colpevolizzare Rooney, reduce da un serio infortunio Wazza almeno ha cercato di rendersi utile, ma Terry ha ciccato paurosamente, Gareth Barry ha giocato in modo indecoroso, oltre naturalmente alla classica papera del portiere, giusto per ricordarci che i tempi di Shilton sono molto, molto lontani. Capello ha salvato la panchina e per farlo sicuramente sacrificherà qualche pedina in campo: conditio sine qua non per proseguire il cammino.
Il Portogallo ha disputato un discreto mondiale, Ronaldo è mancato ma contro la Spagna probabilmente non si poteva fare di più.
La Germania è stata una bella e piacevole sorpresa, non tanto per aver conseguito il terzo posto, ma per il gioco espresso, sempre meno "tedesco" e sempre più globale. In campo si parla pure Turco, Arabo e via dicendo, sembra che questa generazione possa dare estro ed inventiva unendoli ad una grande capacità di finalizzare l'azione. Capacità che è, guarda caso, parzialmente mancata contro la Spagna. La Spagna, appunto. Ritengo abbia meritato di vincere il torneo offrendo un fraseggio superbo ed un grande tasso tecnico-tattico.
L'Olanda ha stupito tutti ed è stata in gamba ad arrivare in finale, però le partite si vincono giocando a calcio e non tirando calci come ha fatto la premiata ditta De Jong - Van Bommel. Un'ultima considerazione: in questo torneo ha trionfato il 4-2-3-1 ma al di là del modulo credo si sia imposto il principio per cui, se occorre, tornano tutti a dare una mano. E' un gioco dispendioso e forse meno spettacolare di altri, ad ogni buon conto, mediamente, le partite non hanno deluso le aspettative. A parte, stranamente, la finale. L'Olanda ha cercato di rompere la trama spagnola. Alla lunga, però, nel 90% dei casi la qualità ha la meglio. Giusto così.

A proposito dei campioni del mondo... guardate la performance di altissimo livello di Pepe Reina. Il portiere del Liverpool ha sicuramente un futuro come showman.

Vi consiglio di guardarlo tutto perchè è davvero uno spettacolo